Completiamo la selezione di liriche inviate da Cosimo Lopalco.
~ oceano
si sente, la notte, quando per le strade
torna a casa il vecchio ubriaco
facendosi coraggio col bastone,
l’oceano che bussa alla porta di casa
proprio qui al 35 di hampden road
– chi sei? bisogna chiedere
sono il sale marino
che è arrivato fin qui, risponderà
– e cosa vuoi?
voglio la tua mano aperta
così che possa riposare dopo il lungo viaggio
– e quanto resterai?
resterò il tempo del tuo respiro calmo
quando i tuoi occhi sono chiusi
e non sai più chi sei.
~ i bevitori d’assenzio
si danza nelle notti primaverili
guardando le luci lontane di waterloo:
la city ci accoglierà
la domenica mattina
con i suoi gabbiani
voraci e indifferenti
viaggiamo su un vecchio cab nero
e chiediamo di scendere
– un uomo arranca portandosi dietro
il suo corpo malato, il vento soffia
sulle docili nuvole
(alti palazzi che sanno di fiume)
noi siamo quelli con le bombette
e col vestito nero:
abbiamo perso una scarpa
e ci teniamo una pinta stretta al petto
ridiamo inciampando su noi stessi
abbiamo i piedi lunghi e il naso storto
il cuore gonfio dei naviganti e lo sguardo
del rapace di montagna
il verde lo teniamo nella mano destra
il rosso nella mano sinistra
siamo i bevitori di assenzio
i cacciatori di lune
siamo i pazzi della brughiera
i poeti dell’indecifrabile
un albero ci è amico
un altro ci è nemico
– piove adesso sui giardini di kyoto
e la poesia sgocciola ancora
come quella notte su brick lane
(i nostri gomiti vicini i nostri simboli).
Cosimo Lopalco
La città che non esiste, Robin Edizioni, Torino 2019