splende l’erba bianca di luna – è la notte di maggio
quando il grillo canta
e il tordo ondeggia al vento
tra gli ulivi di mare –
le pietre riecheggiano di antichi passi sospettosi: esisto ancora
ho mani per vedere
e piedi per toccare
(fatevi avanti se è il vostro destino)
amico, ricordi la domanda?
affretta il passo e rispondi
non sbagliare e non dirmi chi sono attraversa il ponte da solo
senza girarti e con le mani in vista – la poesia è l’arte dell’equilibrista – segui quel gabbiano e torna
senza raccontarlo
mordi e fuggi
alzati e cammina
riprendi fiato
attraversa l’attraversabile e aspetta lucertola al sole o gatto:
decidi tu
e sostieni l’aria
Cosimo Lopalco
La città che non esiste, Robin Edizioni, Torino 2019
Foto: credits Carla Babini