In questi giorni affannati e densi di notizie allarmanti, nei quali il tempo sospeso che viviamo sembra perdere confini certi, ci pare importante dar voce all’indimenticato Gianni Rodari, alla sua lucida creatività, a cui affidare la speranza. Con un testo di Marina Mannucci.
Ulteriori informazionidi Carla Babini - Per approfondire la riflessione relativa al tema “scrittura collettiva interculturale e meticcia”, anche in occasione del laboratorio “Prima gli Italiani? Movimenti migratori e identità meticce” che si svolgerà da febbraio 2020 presso il Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica dell’Università di Bologna, abbiamo rivolto alcune domande a Wu Ming 2, il tutor che ne coordinerà i lavori.
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