Consigli di lettura a fine anno

E’ uscito il Rapporto Caritas 2024 su Povertà ed esclusione sociale; il titolo è Fili d’erba nelle crepe-. https://www.caritas.it/wp-content/uploads/sites/2/2024/11/rapporto_poverta_2024.pdf.

Assieme al Dossier Idos 2024 https://www.dossierimmigrazione.it/wp-content/uploads/2024/10/Scheda-DSI-2024.pdf, presentato a fine ottobre a Roma e in tutte le regioni italiane, costituisce una lettura del Belpaese lontana dalla visione edulcorata e ufficiale che ci viene propinata quasi quotidianamente.

Annalisa Camilli, sulla sezione “Frontiere” della rivista Internazionale (18-11-24) ci aggiorna dopo lo sgombero dei migranti della rotta balcanica dal Silos di Trieste avvenuto a giugno sulla inazione delle autorità locali, come denunciato anche da Gianfranco Schiavone (Asgi). 

Cop 29 a Baku: l’arroganza dei più forti. Le premesse da considerare debbono tenere conto che il 90% delle esportazioni azere consistono in idrocarburi- molto del loro gas arriva ad esempio in Italia. La presidenza di Cop 29 è quella da anni adottata dai “petrostati”: impadronirsi dei negoziati per sabotarli. Sono 1.773 gli accreditati a Baku che spingono per oil&gas, più dei delegati dei 10 paesi vulnerabili. Cosa ci aspetti è scontato, dove per bocca del presidente azero si dice che “il petrolio è un dono di Dio”. Fra i molti commenti, sempre interessante Internazionale:  https://intern.az/1L2E

Da segnalare anche alcuni volumi: Il colore della Repubblica di Silvana Patriarca per Einaudi 2021, Noi però gli abbiamo fatto le strade- Le colonie italiane tra bugie, razzismi e amnesie di Francesco Filippi per Bollati Boringhieri 2021, Migrazioni, la verità oltre le ideologie- dati alla mano di Hein De Haas, Einaudi 2024 e A forza di essere vento, la persecuzione di rom e sinti nell’Italia fascista di Chiara Nencioni, edizioni ETS 2024.

Quest’ultimo testo offre con la pagina scritta un medium all’oralità affinché possa non andare perduta, come di frequente succede a una narrazione “dal basso”.

De Haas, direttore dell’International Migration Institute dell’Università di Oxford, mette a confronto gli slogan della propaganda con i dati, allo scopo di opporsi ai falsi miti che inquinano il discorso pubblico. 

Patriarca ci racconta invece la storia di tanti bambini indesiderati, abbandonati e nascosti, nati nella Penisola da relazioni miste nell’immediato dopoguerra: nell’Italia repubblicana e democratica il razzismo non era dunque scomparso. 

Filippi, infine, riapre la questione coloniale italiana in Africa, iniziata nel 1882 e ufficialmente conclusa nel 1960, coinvolgendo il Paese per 80 anni, con chiare ricadute successive fino ad oggi.

Buona lettura.

Maurizio Masotti 

[novembre- dicembre 2024]

foto credit: archivio redazione