L'evento organizzato il 12 e 13 giugno dalla Casa delle Culture di Ravenna, promosso dalla nostra Associazione Tracce Migranti ODV, racconta una storia che ha radici lontane: alla fine dell’ 800 i braccianti romagnoli raggiunsero in treno l'Agro Romano per iniziare l’opera di bonifica.
Il duro lavoro e la malaria resero questa impresa ancora più difficile, come documentato da Paolo Isaja nel film "La palude da vincere", che proponiamo in visione.
Inevitabile il confronto con i braccianti immigrati che in diverse regioni italiane oggi lavorano, per lo più da irregolari, in agricoltura come schiavi, senza tutele e praticamente "invisibili", come afferma Aboubakar Soumahoro, il sindacalista ivoriano naturalizzato italiano.
Il loro lavoro permette di mantenere attiva la filiera agro-alimentare, con la distribuzione che raggiunge tutto il territorio italiano; il caporalato impera nelle varie regioni, compresa l'Emilia-Romagna, nonostante le azioni di contrasto svolte da sindacati e associazioni di volontariato.
La pandemia odierna ha preso il posto della malaria di allora, nei confronti di questi lavoratori che vivono in condizioni di estremo degrado: come da noi pubblicato anche fotograficamente (Tracce Migranti- Nuovi paesaggi Umani) vogliamo tenere aperto il dibattito sulla immigrazione nel nostro Paese, per fare emergere alla società civile centinaia di migliaia di esseri umani.
Anche in questa prospettiva la nostra associazione Tracce migranti ODV ha promosso la presentazione del Dossier IDOS immigrazione 2020, programmata per il 9 giugno alle 18.30 nel corso del pre Festival delle Culture, a cui partecipa anche il nostro socio fondatore Alassane Seck.
Maurizio Masotti
[giugno 2021]
Foto tratta da "Una storia lunga un secolo. Lega Braccianti CGIL di Mezzano 1901-2001, Angelo Longo Editore 2003